Enélida Hernández, non presente nella foto, quest’anno, prima della pandemia di coronavirus, ha aiutato i suoi studenti a connettersi con la natura.
Enélida Hernández delle Isole Canarie, in Spagna, ha notato che i suoi studenti non avevano un legame con la natura.

Non facevano giardinaggio e raramente trascorrevano del tempo lontano dalla loro città di 50.000 persone, in solitudine immersi nella natura.

In effetti, la loro conoscenza del mondo che li circonda era così scarsa, che non comprendevano da dove provenisse il loro cibo e né chi lo producesse.

Gli studenti non sapevano che le mucche producono latte o che le patate crescono nel terreno.

“Il cibo viene dal centro commerciale”, ricorda la professoressa Hernández, pensando ad alcune affermazioni dei suoi studenti. “Lì vedono tutti i prodotti. . . Gli studenti sono molto lontani dal mondo della natura. “

Con la Laudato Si’ in mente, ha iniziato a cambiare la loro visione. All’inizio di quest’anno, la Hernández ha utilizzato l’enciclica di papa Francesco sui cambiamenti climatici e l’ecologia che cambia il mondo e la sua formazione da animatrice Laudato Si’ per educare i suoi studenti e trasformare la sua scuola.

Enélida Hernández
Enélida insegna spagnolo, letteratura e corsi di preparazione al college a circa 200 studenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni nelle Isole Canarie. E’ anche coordinatrice pastorale della sua scuola cattolica.

Per aiutare i suoi studenti ad apprezzare la natura, ha potenziato un progetto della scuola con la Caritas diocesana e ha aiutato un gruppo di studenti a coltivare un quarto di acro dei giardini urbani.

Gli studenti hanno piantato, innaffiato e raccolto verdure, tra cui cipolle, pomodori, lattuga, cavoli e patate. (Così, adesso non si chiederanno più l’origine di queste ultime.)

A gennaio e febbraio, prima che la pandemia di coronavirus colpisse la Spagna, 45 studenti trascorrevano almeno due ore alla settimana a prendersi cura del frutteto e ad avvicinarsi al creato.

Il loro impegno era così forte che alcuni optarono di trascorrere il sabato mattina a curare questo frutteto piuttosto che rimanere sdraiati a letto.

Gli studenti della Hernandez si sono avvicinati al creato all’inizio di quest’anno.
A marzo, Enélida si è iscritta al programma per Animatori Laudato Si’ del Global Catholic Climate Movement, dove ha ricevuto una formazione online gratuita e approfondita nella sua lingua sui princìpi della Laudato Si’ e sulle cause profonde dei cambiamenti climatici.

Questa formazione l’ha aiutata ad amplificare realmente il messaggio di speranza dell’Enciclica e l’azione per il creato in tutta la sua scuola.

Ogni Animatore Laudato Si’ termina la formazione con un progetto finale. La professoressa Hernández ha lanciato un Circolo Laudato Si’: piccoli gruppi di persone che si incontrano regolarmente per approfondire la propria relazione con Dio Creatore e tutto il creato.

Si è riunita con i suoi colleghi insegnanti che volevano migliorare le relazioni dei loro studenti con il creato e si sono incontrati online tutti insieme ogni due settimane, unendosi in solidarietà, in preghiera e riflessione.

Successivamente, nei loro incontri al Circolo, hanno discusso sulle modalità possibili per portare gli insegnamenti della Laudato Si’ in ogni materia a scuola.

“Abbiamo sentito il bisogno di insegnare ai bambini un altro modo di vivere, di avere rispetto per se stessi, per gli altri e per la natura”, lei afferma.

Ad esempio, in economia, gli insegnanti hanno pensato di collegare l’argomento della globalizzazione con il modo in cui la Laudato Si’ affronta la tematica. Nelle lezioni di spagnolo, gli insegnanti inizieranno ad assegnare e leggere testi che abbiano un collegamento con i temi e i messaggi vivificanti dell’Enciclica.

Classe per classe e studente per studente, la professoressa Hernández sta contribuendo a trasformare il presente e il futuro della sua comunità.

“Stiamo lavorando per prenderci cura della nostra casa comune”, afferma Enélida. “Il cambiamento climatico è urgente. . Capiscono che devono trovare una soluzione a questo problema”.